“L’immagine di copertina deve avere dentro tutti i miei dati, così chi visita la pagina sa subito come contattarmi”
Ci capita spesso di sentire che i clienti facciano questo tipo di richiesta ed effettivamente è una preoccupazione legittima che però, riflettendoci, mette in luce il modo in cui di frequente le persone considerano la propria pagina Facebook e cioè come un luogo dove gli utenti possono trovare tutte le informazioni su un brand o un’impresa.
A tal proposito credo sia opportuno chiarire una cosa: una pagina Facebook non è un sito web.
Questo vuol dire intanto che non potremo mai decidere fino in fondo come strutturare il layout della nostra pagina ma anzi, saremo sempre vulnerabili ai continui aggiornamenti di Facebook, che è il proprietario di quella piattaforma e, quindi, anche della nostra pagina.
Purtroppo però il vero errore che si commette è un altro e sta a monte.
L’errore sta infatti nel pensare che gli utenti, i nostri potenziali clienti, abbiano lo stesso comportamento che avrebbero con il nostro sito web e cioè visitarlo alla ricerca di informazioni.
Questo in parte è vero ma in una percentuale davvero bassa.
Infatti, solo una percentuale che va dal 2% al 5% delle persone che raggiungiamo con i nostri post decide poi di andare a visitare la nostra pagina Facebook, questo vuol dire (semplificando) che se con un post raggiungiamo 1000 persone, circa 50, quando va bene, verranno a visitare la nostra pagina.
Parliamo di cifre veramente basse.
Questo potrebbe sembrare un fatto da poco ma in realtà è un cambio totale di paradigma.
Lo scopo di un sito web è quello di fornire informazioni, rispondere a quelle domande che hanno dato inizio alla navigazione dei nostri utenti.
La pagina Facebook non ha questo compito.
La pagina Facebook è probabilmente il luogo meno visto in assoluto nella nostra comunicazione, perché il 98% delle persone che raggiungiamo non la prende nemmeno in considerazione.
Il sito web resta un asset importante della nostra comunicazione digitale, sicuramente l’unico di nostra proprietà e su cui abbiamo il controllo.
Costruire la propria comunicazione esclusivamente attraverso i social è rischioso perché significa sviluppare tutto su una piattaforma che in realtà ci ospita.
Sì, perché se domani Facebook decide, come già avvenuto in passato, che dobbiamo pagare 3 volte in più per arrivare al nostro pubblico, non possiamo che accettare le sue regole del gioco, e dire pure “grazie”.
Se però parallelamente abbiamo sviluppato altri canali, come per esempio il nostro sito, un blog oppure la newsletter, allora potremmo sempre arrivare al nostro pubblico a prescindere dai cambiamenti delle varie piattaforme social.
Anche ai tempi di Instagram e Facebook quindi, vale la pena considerare i cari vecchi canali come le email e il sito web.